Amangiri, oasi del benessere tra i canyon americani

L'intero complesso del resort è stato progettato nel completo rispetto dell'ambiente, anzi con il chiaro intento di fondere il costruito e il naturale senza soluzione di continuità. - di Martina De Angelis

Aman è una delle catene più luxury del mondo, eppure ancora una volta riesce a sorprendere con l’Amangiri, una perla di design minimalistico adagiato nel paesaggio quasi soprannaturale del sud dello Utah, incastonato tra le rocce dei canyon e la sabbia rossa del deserto.

L’intero complesso del resort è stato progettato nel completo rispetto dell’ambiente, anzi con il chiaro intento di fondere il costruito e il naturale senza soluzione di continuità: i 34 alloggi, infatti, si trovano nella natura dominata dalla presenza massiccia della pietra arenaria alla stessa stregua di un antico insediamento.

Il risultato è minimalista e molto calmante, e rende il tutto una vera oasi di tranquillità che beneficia dell’assoluto silenzio del deserto.

Non a caso una grande attenzione è riservata all’aspetto benessere: la Spa è estremamente curata, e riprende la tradizione curativa attraverso l’uso dei quattro elementi tipicamente Navajo, trasferendola in trattamenti moderni tra cui massaggi, scrub, bendaggi e terapie di galleggiamento, ma anche saune, sale vapore e vasche ad acqua fredda.

A completare il tutto una spettacolare piscina esterna, rivestita di pietra e circondata da gradoni, permette di contemplare la magnificenza del deserto comodamente immersi nell’acqua a temperatura controllata.

E la ricerca della pace interiore continua grazie al programma dedicato allo yoga: sono disponibili sessioni di ristoro la sera al lume di candela, ma anche lezioni alla luce della luna piena all’aperto e lezioni private nella sala che si affaccia, con grandi finestre, su spettacolari formazioni rocciose.

Previous Image
Next Image

info heading

info content

Il cuore del resort è il Pavilion, che comprende le zone living, la zona ristorante, una biblioteca, una galleria espositiva e da cui dipartono due differenti ali dell’hotel separate fra loro, la Desert Wing e la Mesa Wing: la prima si compone di 16 suite, raggiungibili da un percorso esterno recintato, la seconda comprende 18 suite che si schiudono verso il deserto.

Tutti i dettagli di design degli interni, dall’illuminazione agli arredi, fino all’immagine coordinata, sono stati pensati per dissimulare l’architettura nel paesaggio circostante, e per portare all’interno quella pace surreale che solo la natura sa regalare e che rigenera l’anima (www.aman.com).

a cura di Thalassospa